Italdesign ha dato il via, ufficialmente, il 6 marzo scorso, alle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario dalla fondazione. Nata a Torino nel 1968 dalle menti di Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani come azienda di servizi per il mondo dell’automotive, in questo mezzo secolo Italdesign ha sempre saputo anticipare i cambiamenti del mercato e ha continuato ad investire in Ricerca & Sviluppo, tecnologie, infrastrutture e, soprattutto, nelle persone, per continuare ad essere un attore importante nel mondo della mobilità.
Il programma delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario si è aperto ufficialmente con la conferenza stampa al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra, nel corso del quale Italdesign ha presentato la Zerouno Duerta (che in piemontese significa “aperta”). Questa versione “targa” della Zerouno verrà prodotta in cinque esemplari entro il 2018. Disegnata, ingegnerizzata e costruita come da tradizione, interamente nello stabilimento di Moncalieri, Zerouno Duerta riprende molte delle caratteristiche della versione coupé, con un telaio riprogettato e ridisegnato nella parte superiore per garantirne gli standard prestazionali, qualitativi e di sicurezza anche in questa versione aperta. Durante la fase di sviluppo del progetto Zerouno, Italdesign si è avvalsa dell’esperienza del tre volte vincitore della 24 ore di Le Mans e cinque volte trionfatore a Sebring e nuovo membro della Sebring Hall of Fame e Ambassador di Audi Sport, Dindo Capello: “Credo che la Zerouno incarni perfettamente quella che è la mia idea di super car – ha dichiarato Dindo Capello – veloce, performante, sicura ma utilizzabile anche nella guida di tutti i giorni. È un’auto vera e non un semplice oggetto da tenere esposto su di un piedistallo e mi è veramente piaciuto averla guidata durante le fasi di sviluppo”.
Esattamente come per la Zerouno coupé, il progetto per questo nuovo modello fa della leggerezza e dell’aerodinamica gli elementi principali. Per questa ragione l’intera carrozzeria è in fibra di carbonio, materiale utilizzato generosamente anche all’interno dell’abitacolo. Le modifiche apportate al telaio per consentire l’asportazione del tetto, anch’esso in fibra di carbonio, non hanno inciso sulle prestazioni: il potente motore V10 5.2 aspirato consente una velocità massima di oltre 320 km/h. Anche gli pneumatici sono di diretta derivazione motorsport. Italdesign non poteva, infatti, che scegliere il fornitore esclusivo degli pneumatici di Formula Uno, Pirelli, per equipaggiare anche il secondo modello Italdesign Automobili Speciali. Gli ingegneri della “P lunga” hanno sviluppato una versione dedicata degli pneumatici più performanti del range Pirelli, i P Zero, nelle misure 245/30 R20 all’anteriore e 305/30 R20 al posteriore.
Una peculiarità del progetto Zerouno è la possibilità, da parte dei clienti, di poter personalizzare le vetture sia per quanto riguarda gli esterni, sia per quanto riguarda gli interni. Anche la Zerouno Duerta darà questa possibilità ai cinque fortunati possessori.
“Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto in questi cinquant’anni – ha dichiarato il CEO Jörg Astalosch – Italdesign si è sempre contraddistinta per la capacità di osare, di anticipare i tempi e le necessità dell’industria, lavorando quotidianamente per alzare l’asticella degli standard qualitativi. Se guardiamo ai molti prototipi che abbiamo la fortuna di conservare nella nostra sede di Moncalieri, questa attitudine all’innovazione, mai fine a se stessa, è evidente anche a distanza di decenni. Oggi, con la stessa mentalità, con l’esperienza e le capacità acquisite possiamo direi di essere pronti a pianificare i prossimi cinquant’anni, siamo motivati e pieni di energia e idee”. “Celebreremo questo nuovo inizio dei prossimi cinquant’anni durante tutto l’anno onorando i nostri dipendenti, collaborando con gli attuali e nuovi stakeholder in tutto il mondo e lavorando specialmente su progetti affascinanti per i nostri clienti. Non a caso – conclude Astalosch – il logo che abbiamo presentato oggi, e che ci accompagnerà per tutto quest’anno, recita appunto Next 50”.
Dopo aver creato la prima “tre posti” al mondo nel 1968 con la Bizzarrini Manta, l’Alfa Romeo Alfasud del 1971, primo progetto di produzione assegnato all’azienda, e il Pop.Up, prototipo sviluppato con Airbus nel 2017 per la mobilità del futuro, Italdesign non è mai venuta meno al proprio impegno di essere un partner di primo livello per i costruttori. Entrata a far parte del Gruppo Volkswagen nel 2010, Italdesign continua ad operare sul mercato aperto collaborando con costruttori anche al di fuori del Gruppo Volkswagen.