Era il 1988 quando, con il Bosch KTS 300, il primo tester per diagnostica, le officine indipendenti poterono iniziare a eseguire la diagnosi dei sistemi elettronici dei veicoli. All’epoca Bosch chiamò questa attrezzatura KTS, acronimo del tedesco “Klein-Tester-Serie” che significa letteralmente “serie di tester di piccole dimensioni”. Da allora il nome non è più stato cambiato e i moderni tester diagnostici si chiamano tuttora KTS. “Sin dal momento della fondazione dell’azienda, il nome Bosch è sinonimo di competenza nello sviluppo, qualità tecnica e affidabilità. 30 anni fa, Bosch fu tra le prime aziende che iniziarono a soddisfare questi requisiti anche nel campo della diagnostica delle centraline elettroniche” spiega Oliver Frei, Regional President Europe di Bosch Automotive Service Solutions, descrivendo in questo modo la motivazione che è alla base del costante sviluppo dei tester diagnostici KTS. “Abbiamo sempre puntato ad aumentare l’efficienza e l’efficacia del lavoro quotidiano delle officine tramite i nostri tester diagnostici e software d’avanguardia. Creare soluzioni per la diagnostica adatte al futuro delle officine: è questo che ci motiva ancora oggi” continua Frei. Il successo trentennale dei tester diagnostici di Bosch proseguirà anche negli anni a venire grazie alla diagnosi ottimizzata delle centraline e alle nuove generazioni di tester KTS, che forniscono soluzioni hardware proiettate verso il futuro.
Quando fu lanciato, il primo KTS era in grado di analizzare i dati di gestione del motore di automobili di tre case diverse, ma questo numero crebbe rapidamente e, già nel 1999, era possibile la diagnosi su 120 sistemi di 25 diverse case costruttrici. Nel settore automotive ben presto il KTS 300, noto come “Martello Bosch”, per la sua forma particolare, divenne sinonimo di tester per motori. Il 1999 fu l’anno del lancio del software per officine Bosch Esitronic, sui tester per la diagnostica, un’altra tappa fondamentale della diagnostica delle centraline elettroniche e per l’ulteriore sviluppo della serie KTS. Gli aggiornamenti trimestrali, inizialmente su CD, poi su DVD e oggi principalmente online, assicurano che le officine abbiano sempre dati diagnostici aggiornati e idonei anche per i veicoli e le centraline di ultimo modello. Oggi i tester diagnostici KTS ed Esitronic 2.0 consentono alle officine di eseguire la diagnosi delle centraline su più di 90.000 modelli di veicolo di oltre 150 case produttrici diverse.
Con i KTS 560/590, l’ultima generazione di tester per la diagnostica, Bosch supporta ancora una volta le officine indipendenti multimarca per le attività di assistenza e riparazione dei sistemi dei veicoli moderni. Le normative Euro5/6 impongono alle case automobilistiche di rendere disponibili alle officine indipendenti le informazioni relative alla riparazione tecnica tramite i loro portali online. Per accedere ai portali è necessaria un’interfaccia PassThru. Già dal 2009, le attrezzature Bosch KTS sono compatibili con PassThru e possono essere ancora utilizzate per accedere ai dati di riparazione, anche se con alcune limitazioni. Gli attuali tester KTS 560/590 offrono un’interfaccia PassThru migliorata con accesso agevole ai dati di quasi tutti i portali delle case costruttrici. In questo modo le officine indipendenti possono eseguire la manutenzione dei più nuovi modelli di veicolo e riprogrammare le centraline. Non sono più costrette a inviare i loro clienti ad officine autorizzate se occorre eseguire tali attività.