Suzuki: MotoDays 2018!

Il mese di marzo vedrà ancora una volta Roma diventare la Capitale anche delle due ruote. Da giovedì 8 a domenica 11 la Fiera di Roma ospiterà la decima edizione del Motodays e Suzuki sarà di nuovo una grande protagonista della kermesse capitolina. Nel suo stand, situato nel padiglione 6, saranno infatti esposte due importanti novità. Si tratta della grintosa naked GSX-S750 YUGENe della café racer SV650X-TER, la prima al debutto assoluto e la seconda disponibile solo da pochi giorni presso

le concessionarie. Nell’area espositiva troveranno poi spazio i pratici scooter, le versatili Adventure Touring e il meglio della gamma stradale di Hamamatsu. Suzuki sarà attiva anche nell’area esterna con il Demo Ride, che darà agli appassionati la possibilità di testare in prima persona e in modo gratuito un’ampia selezione di modelli.

GSX-S750 YUGEN

La principale novità dello stand Suzuki sarà la GSX-S750 YUGEN, la serie speciale su base GSX-S750 che potrà essere ammirata da vicino per la prima volta assoluta proprio al Motodays 2018. Questo allestimento esalta l’animo sportivo della naked di Hamamatsu, arricchendo di raffinati componenti Made in Italy e di accessori originali Suzuki la completa dotazione di serie, che già comprende la forcella up-side-down Kayaba regolabile nel precarico e le pinze freno Nissin ad attacco radiale che lavorano su dischi freno a margherita da ben 310 mm all’anteriore e il Traction Control. Il principale elemento caratterizzante della GSX-S750 YUGEN è il silenziatore in titanio SC1-R di SC-Project, che rende più pieno ed esaltante il rombo del motore, che deriva da quello della plurivittoriosa GSX-R750, accreditato di una potenza di ben 84 kW (114 cv).

SC-Project firma anche un porta targa in ergal leggero e compatto, realizzato tramite l’utilizzo di macchinari a controllo numerico, che dona slancio alla silhouette del codino, e un kit di eleganti frecce a LED dalla forma moderna e aerodinamica.

La personalizzazione YUGEN si completa con un filante cupolino e un adesivo che protegge la parte posteriore del serbatoio. La GSX-S750 YUGEN viene offerta a Euro 9.190 f.c. per le versioni bicolor (blue-nero/rosso-nero) e a Euro 9.290 f.c. per la livrea nero mat.

SV650X-TER

La seconda anteprima di Suzuki al Motodays 2018 sarà la SV650X-TER, sviluppata partendo dalla café racer biclindrica SV650X, con look vintage e ispirata alle moto da corsa del passato. Questa moto, arrivata in rete da pochi giorni, scatena forti emozioni e cattura l’attenzione con dettagli unici. I suoi elementi distintivi sono i collettori fasciati con bende termiche, un silenziatore a doppio tromboncino by Fresco, il portatarga corto, i compatti specchietti in metallo e le piccole frecce a LED. La loro presenza rende incredibilmente pulita e filante la linea inconfondibile della SV650X-TER, con il cupolino tondeggiante, i semi manubri e la sella con la porzione del pilota con cucitura a coste. Questa Limited Edition è offerta all’incredibile prezzo di Euro 7.390 f.c., con dunque nuovamente un importante vantaggio per il cliente.

Accanto a queste due grandi novità, Suzuki esporrà anche una selezione dei suoi modelli capace di soddisfare ogni genere di motociclista. Il pubblico del Motodays è per esempio sempre molto attratto dagli scooter, che rappresentano la soluzione ideale alle esigenze di mobilità di molti romani. La Casa di Hamamatsu porterà dunque in Fiera due proposte, entrambe di grande richiamo. Da una parte ci sarà il BURGMAN 400, che nella sua ultima generazione è diventato più compatto e sportivo, pur mantenendo il fantastico comfort di sempre e il pratico vano sottosella da ben 42 litri. Dall’altra tornerà a far parlare di sé l’ADDRESS 110, agile e maneggevole con le sue dimensioni ridotte e imbattibile per l’uso urbano quotidiano, grazie anche ai costi ridotti e all’eccezionale percorrenza media di 51,3 km/litro fatta registrare nel ciclo di omologazione.

A chi cerca una versatilità da primato e la capacità di raggiungere le mete più lontane, Suzuki proporrà l’intera gamma Adventure Touring. La V-STROM 250 è il suo modello d’accesso ed è dedicata a chi vuole spostarsi su un mezzo facile e leggero, mentre la V-STROM 650 punta sul suo proverbiale equilibrio, tra le curve così come nel turismo. La V-STROM 1000 è poi la scelta ideale per chi vuole una compagna di viaggio performante e infaticabile. Queste doti sono ancor più evidenti nei due recenti allestimenti speciali Feel More e Globe Rider, che offrono a loro volta pacchetti di accessori originali Suzuki a prezzi molto vantaggiosi.

Gli amanti delle alte prestazioni e delle sportive potranno poi ammirare al Motodays 2018 i modelli chiave della leggendaria famiglia GSX-R. A fare da portabandiera sarà la GSX-R1000, di nuovo ai vertici della categoriacon il suo motore da 202 cv con fasatura variabile delle valvole, la ciclistica agile e rigorosa e sistemi elettronici all’avanguardia, che garantiscono un’efficacia impareggiabile, in pista così come su strada. La stessa silhouette filante e la medesima attenzione al piacere di guida possono essere trovate anche nelle piccole GSX-R125 e GSX250R, accessibili, maneggevoli e perfette per il commuting di ogni giorno.

A completare la gamma esposta saranno infine la GSX-S1000 e la sua variante carenata GSX-S1000F, che abbinano un motore dall’erogazione possente a una posizione del pilota comoda e rialzata.

Suzuki sarà presente anche nell’area esterna del Motodays 2018 con una struttura dedicata ai Demo Ride. Tutti i visitatori della Fiera avranno quindi la possibilità di guidare in prima persona alcune tra le moto più desiderate della gamma di Hamamatsu, prenotando la loro prova direttamente in loco.

Tra i modelli protagonisti dei Demo Ride spiccano la GSX-S750 YUGEN e la SV650X-TER, pronte con le loro qualità a conquistare subito il pubblico anche su strada, non solo sotto i riflettori. A disposizione ci saranno anche le muscolose GSX-S1000 e GSX-S1000F, oltre alle V-STROM 650XT e 1000XT Globe Rider, mentre al Burgman 400 saranno riservati test e percorsi specifici.

A cura di Marco Pietro Ferrari

Autore dell'articolo: Marco Pietro Ferrari

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