Posche Cayenne atto terzo

Quando uscì divenne la “soluzione geniale” per tutti quegli appassionati di Porsche 911 che “tenevano famiglia” e proprio non sapevano dove metterla utilizzando nei week end l’iconica Coupé di Stoccarda. Un’operazione di grande successo, che rese la Cayenne prima serie l’esclusivo e distintivo oggetto del desiderio per migliaia di facoltosi acquirenti in tutto il mondo. Il difficile, semmai, fu “far digerire” agli emozionati primi clienti il fatto che le dinamiche di guida fossero decisamente distanti da quelle della 911. Problema parzialmente risolto con la seconda serie, il cui “lifting” regalò l’ebbrezza di un design più snello e aggressivo a vestire una meccanica decisamente più improntata alla sportività. Con un successo commerciale strepitoso, contando oltre 760.000 esemplari venduti negli ultimi 15 anni. E, tra i motivi di questo “botto di vendite”, oltre all’impeccabile confort di bordo in stile razional teutonico e alle accelerazioni possenti a dispetto della mole pachidermica, indubbiamente il fatto di “essere una Porsche” ha fatto la differenza, soprattutto per l’utenza più tradizionalista e snob. Oggi debutta la guardabilissima terza serie che, pur senza “uscire dal coro” delle sorelle che l’hanno preceduta, beneficia di una moltitudine di migliorie, aggiornamenti e novità che riguardano i motori, i telai e la qualità della vita di bordo. Nuovo il cambio Tiptronic S a otto rapporti e nuovi i due sei cilindri ora disponibili: il turbo tre litri da 340 CV e il biturbo V6 2.9 litri della Cayenne S, che arriva a 440 CV, quest’ultima (volendo e pagando) equipaggiata con il pacchetto Sport Chrono che regala ulteriori emozioni adrenaliniche. Anche sul fronte telaio – sospensioni si è lavorato molto e bene: nuovo telaio leggero con avantreno a bracci indipendenti e asse posteriore a bracci multipli, asse posteriore sterzante, trazione integrale attiva di serie, ruote e pneumatici posteriori più larghi, Porsche 4D Chassis Control, sospensioni pneumatiche a tripla camera e sistema elettronico di stabilizzazione dei movimenti di rollio Porsche Dynamic Chassis Control (PDCC). Il tutto con una dieta di 65 Kg rispetto alla seconda serie, rispetto alla quale è più lunga, più bassa e con 100 litri in più di bagagliaio. Anche sull’imprescindibile fronte della frenata, visto che sulla bilancia denuncia 1985 Kg, Cayenne non scherza: l’innovativo impianto Porsche Surface Coated Brake (PSCB), volendo e pagando ma solo in abbinamento ai cerchi da 21 pollici, è composto da un disco in ghisa con rivestimento di carburo-tungsteno che aumenta i valori di attrito e riduce l’usura. I freni carboceramici PCCB, comunque, restano ancora la migliore opzione per fermarsi in fretta e bene, a patto di ricordarsi che hanno bisogno di scaldarsi un attimo per dare il meglio.. La qualità della vita a bordo, come sempre, si preannuncia a “5 Stelle”, con un’infinità di interazioni possibili tra guidatore e vettura garantite dal Porsche Advanced Cockpit comandato dal touch screen full HD da 12,3 pollici del Porsche Communication Management (PCM) di ultima generazione. Se la prospettiva di possederla e guidarla vi attrae, potete ordinarla subito disponendo di 78.030,00 € per la Cayenne “base” e 95.598,00 € per la “S”: prezzi che possono lievitare in maniera importante se si desidera una personalizzazione ricca e distintiva. In attesa di provarla, ne siamo ragionevolmente certi: anche la Cayenne 3^ serie vincerà sui mercati e convincerà nuovi “Clienti SUV” a salire in Porsche.

Paolo Calovolo

Autore dell'articolo: Redazione

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