Se c’è qualcosa che l’edizione 2020 di ASA ha saputo dimostrare, è che gli eventi motoristici di buon livello si possono ancora organizzare ed effettuare, andando oltre le pesanti restrizioni imposte dai protocolli di prevenzione anti pandemia, purché si impongano e si facciano rigorosamente rispettare le giuste misure di sicurezza previste ed indicate nelle linee guida dettate, nel nostro Paese, dalla Conferenza delle Regioni. Così, nonostante in Italia siano stati annullati o rinviati ben 224 eventi motoristici a calendario tra aprile e novembre, ASA Torino 2020 lo scorso fine settimana è riuscita pienamente nella sua tradizionale missione di radunare, a livello statico e dinamico, straordinarie Automobili italiane condotte quest’anno in Piemonte da Collezionisti e Piloti provenienti da molte regioni italiane, tra le quali Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia e persino Lazio.
Pur in assenza del pubblico, nel migliore rispetto delle norme previste in materia di eventi espositivi e dinamici, sono stati 152 gli ospiti selezionati e ammessi: tutte presenze rigorosamente identificate e controllate, tramite termo scanner e autodichiarazioni nominative della non positività al virus nei 14 giorni precedenti l’evento, che hanno avuto la possibilità di ammirare e guidare le oltre 50 vetture iscritte, molte delle quali ex ufficiali come la Fiat Grande Punto S2000 “Basso – Dotta”, le Lancia Fulvia HF 1600 “Munari – Mannucci”, Rally 037 “Bettega – Perissinot” e Delta Integrale Safari Rally “Recalde – Del Buono” oltre alla rarissima e perfettamente efficiente Lancia Formula 1 realizzata da Marino nel 1954.
Tra questi, personaggi di grande spessore agonistico e professionale come i Piloti ufficiali Fiat Luciano Trombotto, Maurizio Enrico e Abarth Roberto Colucci, l’ex Responsabile Tecnico Abarth Ingegner Vittorio Roberti, Piero Monticone (già vincitore del Giro d’Italia 1977) ed il pluricampione italiano di Regolarità Gianmaria Aghem, questa volta in veste di velocista al volante di una splendida Lancia Fulvia HF 1600.
Non sono mancati i più veloci piloti piemontesi degli anni ’70, ’80 e ’90 come Aldo Riva, Roberto Bettanin, Luciano Zuccarello, Walter Barp, Mario D’Ambra, Gigi Taverna, Mauro Garbarino e Nanni Corongi, che hanno animato il “1° Raduno Scuderia Magazzini dell’Auto”, evento collaterale promosso da ASA per questa edizione torinese, insieme alle titolate pilotesse Anna Canale, Gabriella Renna e Giuliana Barp.
Oltre ai numerosi turni di prove libere effettuati dai piloti intervenuti sull’Autodromo di Torino – Lombardore, è risultata molto spettacolare la tradizionale Parata d’Onore ASA con tutte le vetture in pista, che ha ribadito l’importanza dell’evento nato nel 1991 per celebrare esclusivamente le migliori Automobili italiane e che, nel corso delle edizioni disputate, ha saputo interessare in tutta Italia oltre 500 appassionati collezionisti.
Paolo Calovolo, Promoter di ASA Torino 2020, al termine della manifestazione ha tracciato un bilancio più che positivo di questa edizione effettuata in un periodo così particolare e difficile: “Date le continue variazioni comunicate dalle autorità sulle restrizioni imposte dai protocolli di sicurezza, ancora 15 giorni orsono l’effettuazione di ASA Torino 2020 presentava importanti incognite, sia sulla gestione delle persone ammissibili all’evento che sulla presenza effettiva da parte dei Collezionisti che avevano espresso la loro volontà di intervenire. Aver potuto ammirare oggi queste 50 stupende vetture italiane, ben accompagnate da oltre 150 appassionati proprietari e meccanici, lo considero un risultato straordinario, soprattutto se riferito alle centinaia di rinunce decise da altrettanti organizzatori in merito all’effettuazione dei propri eventi. Scegliendo di adottare rigorosamente i più severi protocolli di sicurezza indicati dalla Regione Piemonte, ASA ha vinto sia per qualità che per quantità di partecipazione e, cosa più importante, lo ha fatto coniugando al meglio grande divertimento e totale sicurezza”.
Immagini di DTV Rally – Frenky Di Stefano / Andrea Arese / Marco Roncaglia e di Mattiperlecorse – Stefano Vescera.