Trazione anteriore o posteriore? Per molti anni si è discusso e tutt’ora se ne parla dei pregi e dei difetti dell’una e dell’altra soluzione. Siamo nel 1965 quando Peugeot presenta la sua prima trazione anteriore, la 204, a cui ben presto seguiranno la 304 e la 104. Le vetture di fascia medio alto di gamma della serie 04 come, ad esempio, la 404 prima e la 504 poi, insieme all’ammiraglia 604 mantengono invariato lo schema classico con la trazione posteriore. Un’equa ripartizione all’interno della serie 04, tra le trazioni anteriori disponibili fino ai 1.360 cm3 e quelle posteriori al di sopra di questa cilindrata e fino al PRV V6 da 2.664 cm3.
Con la serie 05 le cose cambieranno decisamente, evolvendosi nettamente a favore della trazione anteriore; la 305, presentata nel 1977, sarà la prima della nuova generazione, mentre l’ultima a chiudere la serie 05 sarà 605, presentata dodici anni dopo, nel 1989. La 505, farà la sua comparsa nel 1979, nata come berlina di segmento medio alto ed erede della leggendaria 504. Il suo destino la porterà ben oltre, facendole ricoprire anche il ruolo di ammiraglia. Di fatto, con l’uscita dai listini della 604 avvenuta nel 1986, la 505, in attesa che venga presentata la nuova 605, si troverà per circa tre anni anche a rivestire il ruolo di vettura di rappresentanza della Casa e sarà l’ultima vettura del marchio francese ad adottare la trazione posteriore.
In realtà, quando la 505 si trovava ancora in fase di progettazione erano corse delle voci sulla possibilità che anch’essa potesse adottare la trazione anteriore, ma la 505, per ragioni di economia di scala, era destinata ad ereditare lo stesso pianale della 504 e con esso anche la trazione posteriore. Parlando della trazione posteriore della 505 è bene precisare un punto molto importante: non tutte le vetture erano equipaggiate con lo stesso tipo di ponte posteriore. Naturalmente limitandosi alla sola analisi dei modelli berlina 505, escludendo le versioni Break e Familiari, ci troviamo di fronte a vetture con motori e prestazioni assai diversi tra loro. La gamma delle 505 a benzina andava dal 4 cilindri 1.796 cm3 alimentato con carburatore e con 80 CV di potenza fino al 2.155 cm3 Turbo Iniezione da 175 CV.
All’interno, numerose versioni intermedie tra cui anche il prestigioso V6 PRV di 2.849 cm3 da 170 CV. I motori Diesel partivano invece dai 70 CV del 2.304 cm3 aspirato per raggiungere con il Turbo Diesel con identica cilindrata gli 80 CV e fino a toccare i 110 CV del 2.498 cm3 equipaggiato con il Turbo con Intercooler. Nell’insieme, certamente una vasta gamma di motori con ragguardevoli prestazioni.
Tutto ciò avvenne mentre, l’elettronica muoveva i suoi primi passi, le versioni con maggiori prestazioni, disponevano comunque di un adeguato sistema di trasferimento della potenza al suolo, anche in condizioni climatiche avverse. La soluzione fu trovata adottando un ponte posteriore con differenziale a slittamento limitato come analogamente avvenuto per la più grande 604. Oggi la 505 sta cominciando ad attirare diversi appassionati per la sua eleganza, il confort e le avanzate caratteristiche tecniche, ma non solo.