Il diciassettenne spagnolo alla guida della SX-F 250 ha scritto un’altra pagina memorabile nella storia di KTM, che conquista il decimo titolo in undici stagioni nella classe MX2. Prado, originario di Lugo, in Galizia, per tutto il campionato ha lottato con il compagno di team e campione uscente Pauls Jonass. Insieme i due piloti del Red Bull KTM Factory Racing Team hanno conquistato ben 30 delle 40 manche disputate, con lo spagnolo vincitore per ben dodici volte e a podio per altre cinque. In testa dal GP della Repubblica Ceca, 14° round del campionato, Prado non ha mai più lasciato la “tabella rossa” e ha potuto festeggiare la vittoria finale di fronte al pubblico italiano. Entrambi i piloti hanno dimostrato grande sportività durante l’intera stagione, quando hanno spesso lottato gomito a gomito per la vittoria. La competizione è rimasta serrata fino al penultimo round, quando sfortunatamente Jonass si è infortunato al ginocchio ed è stato costretto allo stop anticipato che ha messo di fatto il titolo nelle mani di Prado con matematica certezza.
Jorge Prado è il primo pilota spagnolo nella lunga storia del mondiale Motocross a vincere un titolo mondiale della specialità. Nonostante il titolo in tasca, Jorge ha comunque primeggiato per tutto il weekend, vincendo entrambe le manche a bordo della sua KTM 250 SX-F. La stagione che si conclude sarà ricordata negli annali del Motocross come una delle più vincenti per KTM; il costruttore austriaco infatti oltre alla doppietta in MX2, ha concluso una stagione formidabile anche nella classe MXGP dove Jeffrey Herlings e Tony Cairoli si sono aggiudicati il primo e secondo posto finale a bordo dell’imbattibile KTM 450 SX-F. Il ruolino di marcia del neo campione olandese è stato incredibile, con ben 84 Gran Premi vinti in carriera ed otto doppie vittorie di manche consecutive. In MXGP con ben 39 manche vinte su 40 disputate KTM ha letteralmente dominato, assicurandosi anche il titolo mondiale per costruttori con larghissimo anticipo.
Jorge Prado: “da giovedì sapevo di aver conquistato il titolo di Campione del Mondo, ma onestamente non riuscivo a rendermene conto. Anche se avevo un vantaggio molto consistente, ero convinto di giocarmi il titolo all’ultimo GP, ma l’infortunio di Pauls ha accorciato i tempi e mi sono ritrovato campione prima di correre le ultime due manche. Nonostante questo, ho dato il tutto per tutto nel weekend di Imola e posso affermare di essermi sentito campione del mondo al termine della prima manche, quando tagliato il traguardo sono stato circondato dall’euforia del mio Team. La vittoria del titolo è un sogno che coltivo fin da bambino e devo ringraziare la mia famiglia per avermi dato sostegno in tutti questi anni. Sono felicissimo per questa vittoria, ora posso finalmente festeggiare con loro, con i miei sponsor, i miei supporter e soprattutto con i membri del Red Bull KTM Factory Racing Team, la mia seconda famiglia“.
Pit Beirer (KTM Motorsports Director): “è stata una stagione fantastica per KTM nel Mondiale Motocross e con la conquista del decimo titolo MX2 in undici anni, possiamo affermare di essere ancora una volta i leader in questa categoria. Jorge e Pauls hanno dimostrato grande sportività durante tutto il campionato, conquistando un numero impressionante di vittorie e dimostrando che l‘impegno e il sacrificio dei piloti, del team e delle persone che lavorano in fabbrica portano sempre a grandi risultati. Aver conquistato il primo e secondo posto in entrambe le classi è un successo incredibile. Jorge ha dimostrato di possedere un talento eccezionale e il suo approccio nell’affrontare la stagione è stato ammirevole; vedo un futuro brillante con noi per il giovane pilota stagnolo! Congratulazioni a te Jorge, ma anche alla tua famiglia, a tutti coloro che ti hanno supportato e naturalmente un ringraziamento speciale a Claudio De Carli e all’intero Red Bull KTM Factory Racing Team, che hanno lavorato duramente per ottenere un risultato così importante. Veder crescere un giovane talento come Prado e portarlo alla vittoria è la giusta conclusione di un anno decisamente memorabile“.
A cura di Marco Pietro Ferrari