Presentato oggi a Monza il Formula 1 Gran Premio Heineken d’Italia 2018
La pista magica pronta per una nuova sfida
Monza, 28 agosto 2018 – È stato presentato oggi nella Sala stampa “Tazio Nuvolari” del Monza Eni Circuit il Formula 1 Gran Premio Heineken d’Italia in programma domenica prossima 2 settembre, gran premio giunto alla sua 89^ edizione e che si corre a Monza dal 1922, anno in cui l’impianto fu appositamente realizzato. La Formula 1 sta per celebrare nel “Tempio della velocità” uno dei suoi appuntamenti più classici e tradizionali, l’evento più importante del motorsport italiano che il mondo guarda con interesse e ammirazione. I preparativi per la migliore riuscita di questo appuntamento sono quasi ultimati e la collaudata macchina organizzativa lavorerà a pieno ritmo fino alle ore 15.10 di domenica per lo start della gara prevista su 53 giri (o 120 minuti). Grande è l’attesa del pubblico degli sportivi mentre sale l’attenzione dei media, accresciute dall’entusiasmo generato dalla competitività della Ferrari che punta a bissare a Monza la vittoria conseguita l’altro ieri a Spa e a raggiungere le vette delle classifiche piloti e costruttori.
“Grandissima soddisfazione per la bellissima vittoria di Spa; una vittoria che accresce ulteriormente le speranze – sia della Federazione che dei tifosi e degli appassionati di tutto il mondo del Cavallino – di vedere di nuovo una Ferrari trionfare a Monza”. Lo ha dichiarato il Presidente dell’Automobile Club d’Italia – Angelo Sticchi Damiani – aprendo i lavori della conferenza stampa. “Credo – ha sottolineato Sticchi Damiani – che una vittoria a Monza sarebbe il modo migliore di onorare la memoria di Sergio Marchionne, un uomo che – insieme a tutta la scuderia Ferrari, magistralmente diretta da Maurizio Arrivabene – ha avuto l’indiscutibile merito di riportare la Ferrari ai massimi livelli competitivi, dando modo a due piloti straordinari, come Sebastian Vettel e Kimi Räikkönen, di dimostrare fino in fondo tutto il loro talento”.
“Ma un altro importante motivo di soddisfazione – per noi e per il mondo del motorsport italiano – è il riconoscimento del grande lavoro svolto dall’ACI in questi primi due anni della convenzione triennale con la quale il Parlamento ci ha affidato l’onore e l’onere di organizzare uno dei gran premi più importanti e più ricchi di storia della Formula 1. Abbiamo dato tutto – risorse finanziarie, esperienza, know-how, visione e passione – e i risultati non sono mancati, come dimostrano gradimento e sostegno sia del Governo nazionale che della Regione Lombardia. Gradimenti e sostegni fondamentali che – alla vigilia del rinnovo della convenzione – lasciano ben sperare nella possibilità di poter contare su una prospettiva temporale più ampia e adatta a valorizzare al massimo un Gran Premio che, nella nostra visione delle cose, dovrà andare al di là del solo evento sportivo. L’idea, infatti, è quella di coinvolgere le regioni geograficamente ma anche idealmente vicine a Monza – il Piemonte, con Torino capitale italiana dell’auto e l’Emilia Romagna, terra di motori – nel dar vita a una settimana di eventi dedicati alla promozione della bellezza italiana: dal paesaggio all’arte, dalla cultura alla moda all’enogastronomia e, naturalmente, allo sport”.
“Quest’anno – ha concluso il Presidente dell’ACI – cominceremo con il Veneto, approfittando della felice concomitanza con un altro gioiello italiano: la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Per la prima volta, una Ferrari di Formula 1 attraverserà il Canal Grande – da Piazza San Marco all’Accademia, dal Rialto al Casinò Municipale – e i vincitori del Gran Premio Heineken d’Italia 2018 verranno premiati con opere d’arte realizzate dai maestri vetrai di Murano”.
“Il Gran Premio d’Italia può e deve avere solamente ed esclusivamente una casa: Monza – ha sottolineato il presidente Geronimo La Russa. Per tutti gli appassionati e per l’Automobile Club Milano (ACM), che nel 1922 volle quest’impianto e lo costruì in soli tre mesi, questo è un dogma per indiscutibili ragioni storiche, per motivi culturali e perché è l’unico circuito in Italia che può garantire un alto livello di sicurezza per i piloti e per il pubblico, una fortissima competitività, una spettacolarità e un fascino ineguagliabili. Con i colleghi del Consiglio direttivo ACM, che mi onoro di guidare da poco più di un mese, collaboreremo attivamente con Automobile Club d’Italia e le altre Istituzioni – prime fra tutte Regione Lombardia e i Comuni di Milano e Monza – per difendere e sempre più valorizzare questo “Tempio della Velocità” che si avvicina al secolo di vita. Ciò significa anche portare sempre più eventi all’esterno dell’Autodromo, proprio come avverrà in questi giorni a Milano con appuntamenti alla Darsena e in luoghi simbolo della città. Un’azione che ci piacerebbe, in futuro, proporre in tutta la Lombardia, e penso – ad esempio – alla Varese del residente Fontana o alla Brescia delle Mille Miglia”. Nel corso del suo intervento il presidente La Russa ha voluto inoltre ricordare, nel centenario della nascita, uno dei più grandi piloti italiani, il milanese Alberto Ascari (due titoli mondiali consecutivi in Formula 1). Un affettuoso pensiero a Paolo Montagna, giornalista e dirigente di ACM, recentemente scomparso, responsabile della sala stampa in ben trentotto edizioni del Gran Premio.
“Il Formula 1 Gran Premio d’Italia è uno degli appuntamenti più attesi del Campionato mondiale” – evidenzia il Presidente di Autodromo Nazionale Monza SIAS SpA, Giuseppe Redaelli – “e la passione che dimostrano i tifosi durante il weekend di gara monzese è unica in tutto il mondo. Per permettere al numeroso pubblico di vivere al meglio il più importante appuntamento italiano di motorsport, invito tutti gli appassionati che raggiungeranno il circuito nei prossimi giorni a consultare il sito internet dell’Autodromo dove troveranno le importanti indicazioni di sicurezza predisposte dalle Forze dell’ordine per garantire un sereno svolgimento dell’evento e per rispettare il bellissimo parco che ci ospita”. Prosegue Redaelli: “Una importante novità di quest’anno, è il simbolico gemellaggio tra il Gran Premio d’Italia e la città di Venezia. La Serenissima è un esempio virtuoso di come la bellezza italiana possa essere valorizzata agli occhi di tutto il mondo. La coesione e l’ottima sinergia tra gli Enti deputati alla promozione del territorio e le Istituzioni, rappresentano un modello a cui anche Monza può e deve aspirare: un meccanismo replicabile che porta beneficio a tutti gli operatori coinvolti. Le immagini di Venezia, quest’anno città scelta come simbolo dell’Italia, anticiperanno il Gran Premio di Monza dove coreograficamente verranno indossate le maschere del celebre carnevale. Sul Canal Grande sarà invece presente un’installazione che rappresenterà la gara monzese, nella stessa settimana in cui l’attenzione del pubblico sarà attirata anche dall’inizio della 75esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale e dalla Regata Storica”.
La città di Monza è pronta ad accogliere il Gran Premio d’Italia evidenzia il Sindaco Dario Allevi, l’appuntamento che rende il nostro territorio per un giorno la capitale mondiale dei motori.
Si, perché il nostro Autodromo Nazionale è un biglietto da visita straordinario, uno dei pochi capace di parlare tutte le lingue dei cinque continenti: per questo il Comune sta lavorando con l’obiettivo di rendere il nostro “tempio della velocità” un protagonista sempre più integrato nella vita cittadina e sono certo che anche dal punto di vista turistico molto si possa fare per renderlo una meta sempre più ambita per tifosi e appassionati del mondo dei motori.
Per farlo è necessario affrontare al più presto il tema dell’ammodernamento dell’impianto, favorendo una vision sempre più aperta e innovativa della sua gestione. Per vincere una sfida così ambiziosa serve mettere in campo un grande lavoro di squadra, insieme all’aiuto e indispensabile concreto di AC Italia, di Regione Lombardia e di tutta la filiera istituzionale fino al Governo. Perché far vivere l’autodromo tutti i giorni è “LA” sfida a cui siamo tutti chiamati.
Le potenzialità ci sono tutte: il contesto in cui è inserito, il Parco, lo rende un luogo ancora più ricco di fascino e la sua storia gloriosa contribuisce ad iscriverlo di diritto nel “mito dei motori”. Ma per alzare l’asticella serve guardare più in là e pensare a una programmazione variegata, capace di ampliare gli orizzonti. Penso non solo al ritorno della superbike ma anche ad altre manifestazioni sportive che certamente potrebbero beneficiare di un contesto così unico.
Oltre a quello che da sempre è un mio sogno nel cassetto. Mi riferisco alla realizzazione di un Museo dei Motori e della Formula 1 che da solo potrebbe ogni weekend portare in città migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo.
In vista del prossimo anniversario del 2022, quando l’Autodromo Nazionale spegnerà le sue prime 100 candeline, vorrei che questo sogno diventasse realtà.
“Ricorderò a Ecclestone il valore di Monza” aveva detto Sergio Marchionne nel settembre 2015, durante le trattative per il rinnovo dell’ultimo contratto. Ebbene noi questo valore – fatto di storia, di sport, di tradizione e di tanta tanta passione – ce l’abbiamo ben chiaro: lo ricorderemo insieme – tutti – per arrivare pronti alla scadenza del 2019 con un piano chiaro e dettagliato perchè il Gran Premio D’Italia resti qui a Monza. Per sempre.
“Il Gran Premio di Monza è un simbolo vincente della Lombardia e dell’Italia nel mondo. La Regione – ha dichiarato Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia – ha sempre lavorato e combattuto perché questo appuntamento restasse in Brianza, nella città simbolo della Formula 1, nell’autodromo che è riconosciuto da tutti gli appassionati internazionali come il ‘Tempio della velocità‘. Per questo posso confermare fin da ora che, come Regione, sosterremo sempre con forza e determinazione che Monza sia anche in futuro punto di riferimento della Formula 1. Desidero poi fare un appello a tutti coloro che si recheranno a Monza: rispettate le regole e non deturpate l’ambiente. Infine, da italiano, consentitemi di rivolgere un grande ‘in bocca al lupo’ alle nostre Ferrari”
foto di Marco Pietro Ferrari
A cura di Marco Pietro Ferrari