Abarth Day 1991, Abarth Day 2015, ASA Monza 2016, ASA Nuvolari 2017: questo il percorso di crescita di un movimento, il Movimento ASA, che raggruppa quanti si riconoscano nei valori culturali dell’Automobilimo, agonistico e produttivo, italiano. Con particolare riferimento ai Marchi Abarth, Alfa Romeo, Autobianchi, Fiat e Lancia. E, dal 2017, con “aperture” importanti a Ferrari, Innocenti e Maserati. Ovviamente tutto, rispettivamente al contesto originario quanto a quello di discendenza, in rigoroso ordine alfabetico. Ovviamente tutto con pari dignità, dalla Fiat 126 alla Ferrari 288 GTO. Quanto credo sia effettivamente importante, del libero Movimento ASA, è che costituisca un “Laboratorio” aperto di Studi & Ricerche in cui tutti i componenti possano contribuire, riconoscendosi nella bellezza e nei valori pertinenti la Storia industriale e sportiva delle nostre stupende Automobili. Vetture che hanno fatto parte del nostro percorso di vita, da bambini o ragazzini perché vi viaggiavamo sopra insieme ai nostri genitori o parenti; da Piloti o Copiloti in erba o Professionisti; da felici possessori, all’epoca o adesso. Quanto è importante, in vista del Maxi Evento ASA 2019 a Torino, è ribadire l’assoluta indipendenza del Movimento ASA da qualsivoglia federazione o associazione: ASA sa dialogare con tutti, con rispetto, educazione ed attenzione. ASA è un “Luogo di Cultura” scevro da qualsivoglia “etichetta”. Ma, soprattutto, ASA rappresenta la possibilità di poter crescere, a livello collezionistico, culturale e sportivo, senza il benché minimo schieramento a livello di enti o associazioni. Semplicemente perché ASA è aperto a tutti coloro che abbiano stima e rispetto per la nostra stupenda Storia. ASA è la Casa di tutti, purché non vi siano pretese di “marcamento” o “appropriazione”. Siate liberi nella vostra Passione: sarete sempre e per sempre i Benvenuti ad ASA.
Sono già al lavoro per ASA 2018: sto disegnando un’edizione divertente e coinvolgente, direi ispirata ad ASA Monza 2016: rimanete in ascolto sul Gruppo ASA 2018 di Facebook.
Il mio più cordiale saluto.
Paolo Calovolo