Creare corretta informazione è compito dei Giornalisti specializzati in Automotive e noi di Racing Team non ci siamo certo “tirati indietro”, rilanciando il “guanto di sfida” nel descrivere una verità obiettiva, basata su dati di fatto oggettivi e su logiche di buon senso, che descrivono bene limiti e pregi della propulsione elettrica nei tragitti a medio e lungo raggio.
Senza incensare né demonizzare la “nuova frontiera” della guida a propulsione totalmente elettrica.
Il Test Drive che abbiamo scelto di effettuare ha avuto come protagonista una bellissima “Executive compatta”, ai vertici del suo segmento per stile, comfort, tecnologia e raffinatezza delle dotazioni: in queste materie DS 3 ha ben poche rivali. Iniziamo dai dati e dalle sue caratteristiche tecniche: la catena di trazione elettrica di DS 3 CROSSBACK E-TENSE è composta da un motore elettrico da 100 kW (136 cv) e 260 Nm, abbinato a una batteria agli ioni di litio da 50 kWh e da un sistema di recupero di energia alla decelerazione e in frenata. L’accelerazione è strepitosa, da 0 a 50 km/h in soli 3,3 secondi: questo è molto utile uscendo dagli svincoli autostradali, ma non è fondamentale ai fini dell’autonomia che è dichiarata in 320 km per il ciclo WLTP, che si basa su una “guida normale”, rispettando il Codice della strada in città e dintorni per non più di 250 Km.
Il che non descrive quella che è la vera fruibilità se si decide di andare da Roma a Napoli, e ritorno, utilizzando l’Autostrada del Sole com’è da sempre logico fare. Vettura stupenda, posto guida lussuoso ed ergonomicamente perfetto, ricarica al 100% e possiamo silenziosamente partire dalla “base garage” di Roma Eur con due dati da tenere bene a mente, perché incidono molto sull’autonomia effettiva: peso ottimale, con il solo conducente a bordo senza bagagli, e altimetria di 120 metri sul livello del mare.
I criteri di percorso assegnati sul navigatore satellitare sono identici per l’andata e il ritorno, con percorso più breve e uso di strade con pedaggio, tra autostrade e tangenziali, per un totale di 228 Km sino al garage di Napoli Fuorigrotta, base di arrivo. Adottiamo uno stile di guida improntato alla migliore ottimizzazione e rigenerazione energetica, “giocando” in continuazione sulle 3 modalità “Eco, Normal e Sport” e attivando quando serve, ovvero nelle decelerazioni importanti e ripetute quanto nelle discese, la funzione “B – Brake” del selettore, che consente recuperi di carica significativi. Ci sentiamo ottimisti e, una volta in autostrada, guidiamo per un centinaio di Km sotto il codice, mantenendo una velocità costante di 120 Km all’ora, sempre con molta attenzione a non effettuare sorpassi improvvisi con accelerazioni violente.
Ma verso metà percorso è chiaro che, viaggiando così come fanno i furgoni più lenti, a destinazione non ci si arriva: l’autonomia scende a vista d’occhio e ci basta una semplice proporzione matematica per convincerci a cambiare, al ribasso, lo stile di guida.
Proviamo per una sessantina di km a viaggiare in terza corsia insieme ai TIR più allegri e vivaci, sui 105/110 Km/ora, ma ancora non basta: i km di autonomia disponibili sono divenuti inferiori a quelli segnati dal navigatore per raggiungere l’arrivo, e una certa giustificata preoccupazione inizia a manifestarsi, visto che la matematica non è un’opinione… Per “compiere la missione”, dovevamo “inventarci” qualcosa. Ed ecco che adottiamo, senza indugio, il “Piano C”: gli ultimi 40 km di autostrada li facciamo a 95 Km/ora dietro ai TIR più “pigri e pesanti”, mentre la tangenziale di Napoli ci salva con i suoi limiti a 70/80 Km ora, permettendoci persino di riguadagnare, in recupero di energia nelle decelerazioni, ben 8 Km di autonomia sui 12 complessivi, pari al 3% della autonomia rimasta.
Abbiamo dimostrato che in quasi 4 ore, senza aria condizionata e ricariche cellulari, si può fare (con 12 €uro di energia elettrica) quello che facevamo in 2 con l’identica vettura a benzina o gasolio (con 25 €uro di carburante), ma non è stato un viaggio tranquillo e le preoccupazioni di non riuscirci, rimanendo per strada, sono state ben di più rispetto a quelle regalate, normalmente, dal grande relax e comfort che quel gioiello di vettura chiamata DS 3 sa offrire…
Ragionando molto sui dati, il ritorno Napoli – Roma lo effettuiamo con uno stile di guida ancora più misurato e calibrato, con l’unica pecca di aver ricaricato, con spiacevoli ritardi dovuti a vetture endotermiche parcheggiate abusivamente sulla piazzola della colonnina in garage, al 98% per un’autonomia di 310 Km, grazie ai 25,94 Kw ora ricaricati in 3 ore nette, per un costo di 11,68 Euro.
Questa volta guidiamo in maniera differente, mai sopra i 105 Km ora e riscoprendo la “bellezza dell’aerodinamica” dietro ai TIR che, se seguiti a distanza di sicurezza ma abbastanza da vicino, regalano depressioni in scia che abbattono drasticamente la resistenza all’avanzamento e concedono di allungare drasticamente l’autonomia.
E prepariamoci a questo scenario: se in autostrada noterete vetture nuove e raffinate viaggiare sul filo dei 100 Km ora in 3^ corsia, precedute e seguite dai TIR, beh quelle sono certamente vetture elettriche con poca autonomia e facce preoccupate a bordo…
La destinazione di Roma la raggiungiamo con 4 km di autonomia, ma è solo perché dobbiamo ringraziare la nostra esperienza di 40 anni al volante di 600 vetture di tutti i tipi, anche in competizione: quanti clienti di elettriche hanno le stesse capacità?
Se c’è una cosa che le Case costruttrici dovrebbero opportunamente attuare nei confronti dei loro clienti propensi all’acquisto di vetture elettriche, è organizzare dei corsi di guida permanenti, per istruirli sulle tecniche di guida da adottare, attenta analisi del rapporto tra distanza di percorrenza ed autonomia effettiva e abilità nel recupero di energia, in frenata e discesa, adottando la funzione B – Brake.
Perché guidare un’elettrica, per tutte le generazioni cresciute al volante di vetture endotermiche, non è una cosa facile, naturale o scontata, sempre che si voglia arrivare a destinazione.
In ogni caso, questa è la nostra sintesi: DS3 Crossback è una vettura stupenda per tecnologia e contenuti, capace di regalare grandi soddisfazioni, senza pensieri su tutti i chilometraggi, nelle sue versioni endotermiche.
Ma nella sua versione E-Tense è una “Executive” raffinata e molto adatta, quasi perfetta, per il “corto raggio” in Città e provincia, con ricarica notturna a casa.
Adatta anche per i lunghi viaggi? Certamente ma, per guidare normalmente, calcolate bene percorrenze non superiori ai 200 Km, localizzate, se e quando li trovate liberi, tutti i punti di ricarica rapida (80% in mezz’ora) o… prendetevela comoda ricaricandola di notte anche con prese di corrente Schuco, proprio quando vi “ricaricate” nel sonno.
E, soprattutto, abbiate fiducia: oggi va così ma l’evoluzione in tema di 100% Elettriche, quanto a prezzi di acquisto, punti di ricarica e autonomia, è molto rapida.
Per i viaggiatori “elettrici long run”, appena domani andrà meglio…
Test Drive di Paolo Calovolo