I test Yamaha malesi, a Sepang, dal 28 al 30 gennaio (i primi “invernali” della MotoGp 2018. Poi si svolgeranno in Thailandia, dal 16 al 18 febbraio, e in Qatar, dall’1 al 3 marzo), pare abbiano evidenziato alcune problematiche di gomme, tanto per cambiare… Ma guardare questo quasi 40enne che “piega” da Dio, uguale a quando aveva 20 anni, anzi anche più bravo, soprattutto quando scivola, come pochi, sui cordoli e le righe bianche della mitica Curva 3 del Circuito Internazionale vicino a Kuala Lumpur, come sempre ha fatto, nonché vedere VR46 che si inginocchia nel suo rituale prima di salire in sella, come da tradizione, induce a dire: “Ma che Meraviglia sei, Vale?”. Dopo 20 anni e passa di Gare il DOC ne sa più di tutti e quando sostiene che, dopo tre giorni di test, resta positiva la prima sessione, che di passo “siamo tutti vicini” c’è da fidarsi. Valentino appare però contento di guidare la M1 2018, a patto si comprenda da cosa deriva l’anomala usura degli pneumatici Bridgestone.
“Non sappiamo con esattezza cosa sia successo, ma non è la prima volta che ci capita – spiega Rossi, al termine dell’ultima sessione – Nei test di novembre a Valencia, per esempio, senza cambiare nulla da un giorno all’altro era cambiato tutto. Oggi ho girato con la stessa moto di ieri, con lo stesso set up e anche le stesse gomme, nel senso che erano proprio quelle di ieri, ma i risultati non sono stati quelli che mi sarei aspettato”.
Questo non significa che Valentino sia piombato in crisi e sottolinea:
“La nuova moto continua a piacermi. Anche se oggi siamo stati più in difficoltà, sono comunque riuscito a tenere un buon passo e alla fine sono state tre giornate positive. La situazione è comunque migliore rispetto allo scorso anno, anche le sensazioni quando giro con gomme usate”.
Non facciamoci dunque ingannare dalle posizioni. Da segnalare, comunque, il gran giro di Jorge Lorenzo, il più veloce di sempre a Sepang. Ma ha fatto un tempone con una gomma sperimentale della Michelin, mentre grande impressione ha destato Zarcò, che sembra avere scelto il telaio 2016. Senza dubbio la Yamaha ha fatto un buon lavoro sul passo gara e sulle gomme, ma Vale merita una Yamaha competitiva che gli dia feeling e sensazioni positive, quelle che aveva smarrito nel 2017. Go, Vale, goooo. Aspettiamo di vederti in azione nei test sul nuovo circuito thailandese, e per cortesia, almeno per un po’, non parliamo più del tuo “rinnovo”. Grazie, immenso Talento italiano. Il tuo nome è, semplicemente, Vale. E, per noi di MotorItalia, Vale tantissimo!!
Marina Federico